Nadia Farina, di origini lombarde, con radici materne austro-ungariche, nasce a Milano. Il forte senso del principio di libertà, il rispetto del molteplice punto di vista, la curiosità per il visibile, l’attrazione per l’invisibile, sono l’eredità ricevuta dal sommarsi di tali cellule genetiche. Frammenti di vita, poi, hanno fortemente cementato il rapporto con la fede. Vivere al Sud, infine, ha significato assorbire atmosfere di ineguagliabile magia. Tutto questo è diventato colore ed il colore è il veicolo che usa nella ricerca a tutte le domande, possibili e non: una di queste riveste in modo fondamentale la ricerca condotta sul movimento della luce.
È stata membro dell‘Osservatorio Urbanistico della Regione Campania in qualità di esperta nell’area Artistico Urbanistica come Cultore del “Bello”
Innumerevoli attività la vedono protagonista, fin dal 1979, sia in campo artistico che sociale. Il suo fare Arte, si manifesta in tutte le possibili espressioni che vanno dalle mostre, (ha esposto in una innumerevole quantità di personali) all’immagine editoriale, alla scrittura, agli allestimenti scenografici, all’intervento in seminari, al volontario impegno nelle scuole al fine di avvicinare i ragazzi all’arte. Collaboratrice presso l’Università degli studi di Salerno nei corsi tenuti dal prof. Flavio Caroli – Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea, lascia però all’olio sulla tela la parte predominante del suo amore per l’arte.
Per la città di Salerno ha realizzato la Monumentale “Fontana del tempo” in ceramica.
Per Baronissi, (Sa), la Monumentale “Fontana del Pellegrino” in cemento e vetro, e il “Monumento ai Lanaioli “ma considera il suo fiore all’occhiello, le nove tele ad olio, con inserimenti di figure in terracotta dipinte ad olio, del “Cantico delle Creature”, che sono, dal 2009, tra i beni acquisiti del Sacro Convento della Basilica di Assisi.
Il suo lavoro è stato argomento di Tesi Universitarie e ampiamente riconosciuto in vari consessi.
Giornali e televisioni si sono occupati del suo lavoro. Tra gli scritti più cari, ricorda il prof. Serge Gavronsky della Columbia University di New York, lo scrittore Diego de Silva e il già citato prof. Flavio Caroli.
Come scrittrice ha pubblicato “Le ricette raccontano.” edito da “Terra del sole”
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