Solitari che non riescono mai

«Possiamo farla sbarcare» disse il medico all’infermiera dopo aver spento la torcia.
«C’erano tanti bambini» disse Stella all’improvviso.
«Abbiamo visitato anche loro. Sono tutti sotto choc ma stanno bene» rispose il medico mentre finiva di scrivere qualcosa sulla cartella clinica.
L’uomo finì di scrivere la diagnosi e chiuse la cartella clinica.
«Stella Spadaro, nata a Torchiara l’11 Ottobre del 2020» disse leggendo i dati dalla copertina della cartella clinica.
Il medico poggiò di nuovo la cartella sul letto e poi si fermò come se si fosse ricordato qualcosa.
«Ma quindi, oggi è il tuo compleanno!»
Stella mosse la testa timidamente in segno di assenso.
«Auguri» disse l’uomo alzando la tazzina come se fosse un calice di cham- pagne. L’uomo bevve l’ultimo sorso di caffè poi, dopo aver fatto un rapido calcolo, aggiunse: «Ventisei anni, giusto?»
«Sì» rispose Stella e prima che il medico uscisse dalla stanza, gli chiese: «Come mai parli la mia lingua?»
L’uomo si tolse gli occhiali e si massaggiò gli occhi come se volesse aiuta- re i ricordi a venire a galla.
«Ho studiato medicina nel tuo paese. All’epoca succedeva il contrario: era- vamo noi africani che venivamo a cercare fortuna in Italia».